"Se cerchi l'estremo poi, tutto ti piacerà"


Da una semplice frase dei Persiana Jones parte questa nuova guida a mo' di  "Jazz, Da Dove Iniziare".
L'approccio alla musica "estrema" è forse il più difficile ed indigeribile quindi bisogna andare avanti a piccoli passi per potersi poi tuffare a capofitto in questo violento naufragare.

Ora... per certe cose ci vuole metodo, per questo l'elenco non sarà casuale questa volta ma seguirà una mia personalissima scala di cattiveria, dall'agitazione alla cacofonia più pura.

CHARLES BRONSON: YOUTH ATTACK: Forse l'emblema del powerviolence da una band che è stata   l'esempio più comune di powerviolence. Tutto è veloce, 20 canzoni per 12 minuti, unico album partorito, nonostante una decina tra split, ep compilation, per una band che in 3 anni segnò il sentiero per i gruppi a venire.
Inutile dire che trovare una loro stampa dell'epoca è pressoché impossibile.




DEATH - HUMAN: Come "Human"? Non "Symbolic"? Non "Voice Of  Perseverance"? No, "Human".  Perchè per me è stato l'album con cui tutto è partito, perchè  filosofia e nichilismo si fondono grazie alla chitarra di Chuck Schuldiner che costruisce riff pesantissimi intramezzati da linee melodiche originali e mai scontate. Quando la rabbia diventa poesia.

     


CRIPPLE BASTARDS - MISANTROPO A SENSO UNICO: Orgoglio italico. Qui si inizia a entrare nel caos. Grindcore italico nella sua forma migliore.Registrazione dignitosa per un album di culto, 6° posizione nella classifica di  Terrorizer "Most Essential Grindcore Album Of All Time". Blast beat, una chitarra con 12 distorsori e un basso che si sà esser stato registrato ma non lo si sente particolarmente, reggono la voce di Giulio, tra le migliori sulla piazza. Altro caposaldo.


 

BRUTAL TRUTH: SOUNDS OF THE ANIMAL KINGDOM: Non cercate struttura, composizione, profondità di significato o altro. Prendetelo come arriva, little mokeys.







SHITGRINDER - ETERNAL DEATH: A differenza di quelli sopracitati questo album non è famoso, quasi un ascolto di nicchia ma è una commissione di Grind e Death metal ottimale. Un'opera di passaggio per quello che arriverà tra un po'





AGATHOCLES - THEATRIC SYMBOLISATION OF LIFE: Forse questo album sarebbe potuto stare qualche piano più in alto ma lo inserisco qui per il semplice fatto che i fondatori del mincecore necessitano di una certa preparazione prima di poter essere appresi al pieno. Questo album in particolare tende ad allungare i tempi e a dilatare i riff lasciando una sorta di Grind slow tempo che potrebbe, a mio avviso, stancare un ascoltatore alle prime armi.Badate bene che non sto bocciando il lavoro anzi, questa opera in particolare ha qualcosa in più rispetto alle migliaia di altre loro uscite, semplicemente è una sperimentazione più ostica da digerire.




TORSOFUCK: EROTIC DIARRHEA FANTASY: Pornocore, semplice, brutale ed irriverente. Vostro onore, nulla da aggiungere.




NECROPHAGIST - EPITAPH: Death Metal  tecnico all'estrema potenza, tempi impossibili e un'esecuzione chirurgica si condensano in questo lavoro che porta la band ad essere una delle più attese sul mercato, anche a distanza di 16 anni dall'ultimo lavoro.




CANNIBAL CORPSE - TOMB OF THE MUTILATED: Eh siamo qua, è arrivato anche il loro turno. Padri insieme ai "Death" del death metal, qui però posto nella sua forma istintiva e brutale. Violenza, velocità e growl cinghialesco sfornano classici del genere come "Hammer Smashed Face" o "I Cum Blood". Bastano forse i titoli di queste due canzoni per far capire a cosa si va incontro quando si parla dei Cannibal Corpse. Nessun limite di sorta per il terzo album di questa band, entrata a gamba tesa nel panorama mondiale nel '90 e mai scesa dal trono.




MARUOSA - TUTTO QUELLO CHE TROVATE: Ora siamo nell'ambito sperimentale, tutta elettronica a velocità assurda. Una quantità di suoni incalcolabili mixati in modo stranamente convincente. Poche parole qui, dovete ascoltare per capire cosa voglio dire.





GEROGERIGEGEGE: TOKYO ANAL DYNAMITE:   Questo per ora è il capolinea, a voi scoprire altro. Il  progetto Gerogerigegege è pura cacofonia. La distruzione della musica alla ricerca del confine stesso tra musica e rumore. Progetto seminale e più che trentennale, impossibile da catalogare e  forse il punto più alto quando si parla di estremismo musicale, non per violenza ma per il concetto stesso che rappresenta. 





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